BLACK FRIDAY: SCONTI, SHOPPING…E GOODBYE DIGNITY!

Giornata nera? L’unica che tutti sembrano attendere con ansia, è soltanto una: il Black Friday. Si tratta della ‘festa’ commerciale per eccellenza, quella che dà il via alle compere natalizie, quella che spinge a svuotare i portafogli in virtù di un’offerta imperdibile. Che lo shopping abbia inizio!

Il fascino degli Stati Uniti ha colpito ancora. E così, dopo Halloween, il McDonald e le damigelle ai matrimoni, in Italia abbiamo importato anche il Black Friday. Come molti sapranno, si tratta di un giorno (il quarto venerdì di novembre) in cui specialmente le grandi catene organizzano promozioni e sconti da capogiro. Parafrasando, è quell’occasione in cui tutti noi sentiamo il bisogno di acquistare qualunque cosa, purché sia in saldo. Perché in fondo, esagerare non è poi così difficile. Inizi comprando un hard disk esterno e un’ora dopo ti ritrovi socio di maggioranza di Microsoft.

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BEAUTY ANTI SMOG : QUESTA E’ LA NUOVA TENDENZA PER I PRODOTTI DI BELLEZZA

BEAUTY ANTI SMOG. La tendenza in fatto di prodotti di bellezza skin-care è chiara. Combatteremo l’invecchiamento della pelle e le rughe a suon di creme, lozione , maschere, mousse detergenti & Co. O così dicono e fanno credere. La mia ultima esperienza di shopping online sul sito di Chanel mi ha fatto aggiungere al carrello una lozione anti inquinamento Lotion confort  antinquinamento.Una lozione lenitiva setosa senza alcool che promette di idratare ed eliminare le tracce di inquinamento grazie al prezioso estratto d’albero dei tulipani. L’ho provata ed è stato amore. Una profumazione ottima e delicata che non aggredisce la pelle.

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CHOKER STYLE

Choker style. L’accessorio tanto in voga negli anni 90 sono tornati di moda. Ricordo ancora il mio primo choker. Quel periodo della mia vita dove la domenica era rappresentata da : chiesa, edicola per prendere il cioè, caramelle , apparecchio da Ugly Betty e Spice Girls. Si, quel periodo lì. Il mio primo choker era rilegato insieme al mio primo giornale semi serio che compravo. Era nero , intrecciato e lo indossavo in ogni occasione.

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La vita dopo facebook&Co

(ph from Pinterest)

La vita D.F.

OVVERO : La vita dopo facebook&Co

Vi ricordate quando c’erano quelle fantastiche (ma neanche troppo) abbreviazioni dei cellulari per scrivere messaggi SMS ai vostri amici che sembravano più formule matematiche che messaggi? Quando ancora non si chiamavano “followers”, quando i touch screen (o schermo tattile per essere meno English mood) era roba da fantascienza, quando ancora la parola Whatsapp molto probabilmente sarebbe suonata come “Ciao amico cosa succede?”. Quei tempi in cui ci preoccupavamo di scrivere i bigliettini “segreti” da passare sottobanco ai nostri compagni di classe durante la pallosa-odiosa lezione di fisica (e tante altre lezioni ) che ancora oggi mi chiedo che diavole me ne farò di quelle formule? Le devo usare per creare nuove miscele fai da te per la lavatrice sfidando i super poteri di Vanish & Co, mah, non ho mica capito eh?! Quando ancora non ci preoccupavamo di aggiornare lo stato di facebook e “scrollare” la bacheca di instagram per vedere cosa è successo durante le nostre ore di letargo, tempi in cui la nostra pazienza non sarebbe stata facilmente minacciata da due virgolette del cavolo nella speranza che diventassero blu ( whatsapp #appunto!) e, tenetevi forte, quando non ci si doveva preoccupare di scaricare l’app che sta scalando le classifiche tra le più scaricate del momento: periscope. Quei tempi da categorizzare come:

“scrivo in italiano modernizzato e tecnologico, quasi dislessico e scorretto” che ora si tramuterebbe in “ scrivevi in italiano vintage e ora sei fuori moda, aggiornati!”

Da quei tempi ad oggi un po’ di cose sono cambiate. A dirla tutta, un BEL PO’.
L’altro giorno mi stavo aggiornando sulla vita facebookiana tanto per fare l’alternativa no!?e tra status , foto , video ,e pagine sponsorizzate mi sono imbattuta nella pagina di Fendi (anch’essa sponsorizzata chiaro!) e lessi :

“ digital boutique”

E qui l’ironica vocina interiore mi ha fatto pensare , cheveparevabruttochiamarla e-commerce o e-shop? Ormai non parlano d’altro. Anche Google sta lavorando sulla questione e-commerce grazie al primo fashion trend report negli Usa. Sta analizzando ciò che fa tendenza (i trend per dirla alla fashion blogger) ciò che potrebbe essere maggiormente vendibile su internet i più appetibili insomma. Big G, come piace chiamarlo a me neanche fosse mio fratello, sta lavorando con importanti aziende di moda come appunto Calvin Klein, per aiutarlo (poverino!), a capire i prodotti maggiormente ricercati. Per la serie : ti dico io cosa vendere su internet. Il suo obbiettivo? Diventare un player importante nel settore dell’e-commerce e della moda ovviamente perchè forse come motore di ricerca e come piattaforma di advertising non basta più…?

Anche Net a Porter si mobilita su questo trend , dal 13 Maggio infatti ,è scaricabile da Itunes The Net Set, un portale a metà tra socialnetwork e e-shopping. I followers non saranno più gli stessi, o meglio, non saranno più chiamati così ma “admirer”. Gli ammiratori.

E come direbbe Pucci (non lo stilista Emilio Pucci) ma quello di Zelig
E’ cambiato tutto!

CONCLUSIONE :
Se ci metteremo in massa a cercare su google ,o chi per esso, “ciabatte da nonna Pina” non meravigliatevi del fatto che la stagione successiva saranno allegramente indossate dalle modelle durante le fashion week. Successivamente nei negozi (e-commerce , e-shop, digital boutique e compagnia bella) per finire poi nel nostro armadio! Io vi ho avvisate eh!