#NaylaC : ISTRUZIONI PER L’USO (E IL DISUOSO)

Ciao! Mi presento.

No, meglio mi RI-presento. Mi chiamo Nayla (con l’aggiunta della C). Molti mi hanno conosciuta tramite quel giochetto di parole nato tre anni fa , Vogue Pills Fashion. Nato principalmente della mia passione per la moda che poi si è evoluta in passione per il beauty e infine per il lifestyle (che io poi preferisco chiamarlo #spuntidivita, più originale no?). Amo aggiungere le parentesi , proprio come quelle cose non dette ma da chiarire. Ho pensieri che viaggiano a 1000 e sono una persona che odia la staticità delle cose. PER LA SERIE CHE: chi si ferma è perduto! In tutti i sensi. In cerca costante di ispirazioni su cui scrivere. Mi definirei con un hashtag al momento #collaudopensieri. Questo blog lo considero un’evoluzione di Vogue Pills Fashion perchè la targhetta da “fashion blogger” proprio non mi si addice, #chissenefrega (SOLO) di quello che indossi,no? e aggiungo, per fortuna che indossi qualcosa (leggetela come :oltre alle tette c’è di più!).

La domanda è :che diavolo faccio in questo blog?

Se potessi riassumere la questione vi direi sicuramente che

#collaudopensieri e li trasformo in #naylastories

Scrivo di moda con WorldPass e se mai scriverò di moda su questo blog sarà per PURO DIVERTIMENTO con la mia personale visione.

Scrivo di beauty con Glamour e se scriverò di bellezza lo farò per PURO DIVERTIMENTO con la mia personale visione (ancora).

E se ciò non vi aggrada e non è della Vostra portata, siete liberi di cambiare canale. Ho scelto, e sceglierò ogni giorno, di NON sottostare alle miserevoli richieste di coloro che pensano e sostengono che scrivere e collaborare sia solo una questione di NUMERI.

Ho scelto di essere una PERSONA che deve essere considerata come tale e non come un numero da sfruttare (e non fatturare). E come dice qualcuno, non è una questione di umiltà , ma di DIGNITA’. Il tempo, il nostro tempo, non deve essere MAI confuso e fuso come “lavoro per te da schiava 2.0”, chiaro?

Alla prossima puntata di #naylastories & Co.

Baci.

#NaylaC

WEB 2.0 , SOCIAL MEDIA, MARKETING E LA GIUSTA COMUNICAZIONE

Con gran piacere sono stata invitata come influencer dall’azienda Myndit per conoscere e capire , attraverso le due giornate di workshop a Roma, come operano nel settore del personal e corporale  branding.

Nell’era del web 2.0 e dei social media la GIUSTA COMUNICAZIONE è uno dei pilastri portanti nella buona riuscita di qualsiasi progetto di business. E’ la forza che permette di influenzare positivamente le persone con cui si è a contatto.

Vi siete mai chiesti, perché un determinato brand ha avuto più seguito piuttosto che un altro?

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SCRIVERE PER UNA TESTATA

Scrivere per una testata. Non è cosa semplice.Non è cosa facile.  Questo è l’inizio. Forse sono solo le paure iniziali ( a testa calda) che mi fanno dire e pensare queste cose. E’ un po’ come entrare in casa altrui, per la prima volta. Casa nostra (vedi blog) la conosciamo perfettamente, sappiamo come accomodarci, come porci quando ci sono ospiti (vedi followers) nuovi e frequenti, sappiamo e conosciamo il posizionamento di ciò che ci serve (vedi layout , impostazione etc…) perchè in fondo siamo NOI che li abbiamo messi li per un determinato motivo/funzione. Entri (= fai parte della redazione) , hai delle aspettative che ti crei basandoci su coloro che ti hanno “invitata” (selezionata). Un mondo nuovo, e come tutte le cose nuove, un po’ di ansia/paura (spauracchio per dirla tutta) ti viene. Normale, no? Però, questo fa parte del “fare il salto di qualità”, di cui vi ho parlato quidel mettersi alla prova.

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LA COLLEZIONE GLAM’ROCK DI ALAIN TONDOWSKI

Durante la scorsa Paris fashion week ho avuto il piacere di conoscere il marchio Rayne (di cui vi ho già parlato e segnalato un importante evento qui) e Alain Tondowski. Il denominatore comune che unisce questi due marchi , uno british e l’altro parigino, sono  che la produzione delle loro luxury shoes sono interamente Made in Italy. Sono fatte da un’azienda situate a Venezia, in particolare, vicino alla Riviera del Brenta, il quartiere storico specializzata nella produzione di calzature di fascia alta nel mondo.

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EVENTS : LONDON- RAYNE, SHOES FOR STARS

Il piede ha 28 ossa, 27 articolazioni, 100 legamenti, 23 muscoli e un sistema nervoso e capillare ramificatissimo. Ci vuole una scarpa che sia degna.No?

Dalla tanto discussa uscita del film ispirato alla famosa favola di “Cenerentola” , dove hanno visto nove designers (Paul Andrew, Alexandre Birman, Rene Caovilla, Jimmy Choo, Salvatore Ferragamo, Nicholas Kirkwood, Charlotte Olympia, Jerome C. Rousseau e Stuart Weitzman) impegnati a reinterpretare la famosissima scarpetta di cristallo che ha fatto storia, oggi, vi voglio segnalare una mostra per gli appassionati delle scarpe.

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TRENDS : STICKERS MANIA – PATCHED UP!

Sul filone del trend delle t-shirt bianche con le scritte per esprimere uno status o più semplicemente per far diventare divertente una semplice “white t-shirt” l’evoluzione di questo trend , a quanto pare, sono gli stickers.

STICKERS MANIA TREND

Stickers da attaccare ovunque, sui jeans, sulle borse , sulle scarpe…ovunque!Anche nelle vostre mutande se volete,eh!

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BARCELLONA : EL BOSC DE LES FADES

Oggi siamo a Barcellona in un locale fiabesco. Dico sul serio.

Tra una delle tantissime vie traverse della famosissima Ramblas , direzione porto vecchio, potrete farvi incuriosire da un locale che non ha nulla da invidiare ad un film di Peter Jackson.

El bosc de les fades ,  il bosco delle fate. Ruscelli , fate, elfi , farfalle, giochi di specchi vi faranno tornare forse un po’ bambini e ripensare alle fiabe di un tempo.

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FASHION INTERVIEW : MAURIZIO PURIFICATO PER ANTONIA BOUTIQUE

Siamo nella boutique di Antonia presso “Brera District” in via Cusani e ho il piacere di intervistare Maurizio Purificato , proprietario da ben 14 anni della storica boutique milanese, dove il lusso il design sono di casa … ma com’è nata Antonia?

 

Antonia nasce 15 anni fa , in una piccola boutique qui in Brera, un quartiere che Antonia ha sempre amato. Trovo che sia uno dei quartieri più interessanti della città perché riesci a fare shopping, a fare la spesa, oltre ai negozi di moda oltre al fashion puoi trovare un po’ di tutto. Si innamora di questo quartiere, apre un piccolo negozio, fino a quando nel 99 ci incontriamo e decidiamo di fare le cose più in grande e così abbiamo aperto la prima boutique accessori, sempre in via Cusani. Dopo un paio di anni abbiamo aperto accanto la boutique di abbigliamento e da lì è un po’ partito l’Antonia pensiero l’Antonia brand. Dopo qualche anno abbiamo aperto anche il negozio da uomo, perché un multi-brand non può avere un’offerta limitata soltanto alla donna, anche perché l’uomo in alcuni momenti è anche più interessante della donna e anche più divertente. Questo ha completato un po’ quello che era il nostro percorso fino a quando due anni fa abbiamo trovato questa location, che era proprio difronte ai nostri storici negozi e abbiamo deciso di spostarci, di ingrandirci ed unire, dopo tanti anni, l’uomo la donna e gli accessori.La location è perfetta per il nostro modo di esporre la merce e per il nostro modo di fare il visual. E’ stata ristrutturata completamente da Vincenzo de Cortiis. Il palazzo è un palazzo storico milanese , Palazzo Cagnola, in cui abitava il maresciallo austriaco Radetzky, quindi c’è tutta una storia dietro molto interessante.Aver aperto la location qui ci riempie di gioia e ci permette finalmente dopo diversi anni di esprimerci un po’ per quello che sappiamo fare.

 Per quanto riguarda i brand di Antonia quali sono i vostri orientamenti per la ricerca?

Facciamo molta ricerca sul web. Rispetto a prima sta cambiando un po’ il modo di fare ricerca perchè il web comunque ti da informazioni in qualsiasi campo, sugli emergenti, sugli stilisti stranieri è molto più semplice e più veloce. Viaggiamo molto . Per l’uomo sicuramente guardiamo molto il Giappone perchè un riferimento a 360 gradi. Per quanto riguarda la donna in questo momento, quasi tutti i brand emergenti che prendiamo o brand noti, che secondo noi sono tornati in auge, in questo momento li compriamo a Parigi.

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COSA VOGLIO FARE DA GRANDE ?

Confessioni di una blogger …

Una delle domande più difficili della vita? Forse. Una delle domande (talvolta) più ovvie? Forse. Ma, con i “MA” e con i “SE” , non si va da nessuna parte. Al massimo si può finire con la ciotola di pop-corn-barra-barattolo (nonché intera confezione) di gelato davanti alla tv a contemplare chissà cosa in cerca di motivazioni-barra-ispirazioni che NON ARRIVERANNO MAI (avete presente il periodo pre-mestruale?ecco). E da qui voglio partire. Sono arrivata ad un punto , dopo tre anni di blog, che fare un SALTO DI QUALITA‘ è NECESSARIO (è cosa buona e giusta). Ho maturato una certa voglia (ancor più incalzante) di crescere professionalmente. Tenetevi forte. So cosa voglio fare da grande.

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