On Glamour – Marzo 2015

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behind the scenes Glamour shooting – modella , stylist Simone Guidarelli blogger Nayla Carvalho e Silva

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behind the scenes Glamour shooting – giornalista Glamour Alessandra Pellegrino , stylist Simone Guidarelli blogger Nayla Carvalho e Silva

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Glamour-Italia-progetto-shopandshare-blogger-Nayla-Carvalho-e-Silva-shooting-ph-Antonin-Guiducci-direttore-di-Glamour-Italia-Cristina-Lucchini

Direttrice di Glamour Italia Cristina Lucchini e blogger Nayla Carvalho e Silva

I can see you

FASHION INSPIRATION : CROCHET

Sarà un nuovo trend il crochet?

Crochet. Le mie prime rimembranze risalgono a quando ancora bimba paffutella (e non esagero!)  venivo “addobbata” a dovere per le foto ricordo con tanto di vestitino bianco (a modi damigella) ,cappellino che tanto ricordava il panama, e le calze a crochet di ogni tipo arricchite da arricciature di pizzo.Insomma, mamma mi addobbava a principessa! Le calze, i vestitini , le salviette, il corredino baby, tutto aveva un richiamo a questa lavorazione perché le mie zie erano (e lo sono tutt’ora) abili ad uncinettare. E sapete? Anch’io ho imparato grazie a loro! Si! Lo appresi all’età di 14 anni , il punto base (sia chiaro) , anche perchè la mia pazienza adolescenziale non arrivava oltre un calzino! Oltre all’uncinetto , ho imparato anche la lavorazione a maglia, il punto croce … ma queste sono #otherstories!

La storia dell’uncinetto?

Tra leggende e testimonianze questa lavorazione (apparentemente semplice) ha origini antichissime.

La leggenda… Germania.

Si racconta che in un piccolo paese tedesco vivesse una donna molto brava a creare, durante una nevicata un fiocco di neve si posò sul davanzale della sua finestra e lei rimase rapita dalla forma e dalla perfezione, per provare a imitarne il disegno prese un grosso ago ricurvo ed un filo bianco e così nacque il primo lavoro ad uncinetto.

Le testimonianze

Sono stati trovati esempi primitivi in ogni angolo del globo, in Estremo Oriente, in Africa, Europa, America del Nord e del Sud ed esempi se ne ritrovano già nella cultura egizia.

I Cinesi lo utilizzavano per fabbricare bambole tridimensionali, gli Africani lo usavano per fabbricare i copricapi dei loro capi tribù, i Turchi per creare cappelli e in Scozia per fare berretti e pesanti mantelli.

Perchè vi parlo dell’uncinetto?

Durante la sfilata (della geniale stilista) Miuccia Prada per la collezione Miu Miu resort 2015 sono rimasta colpita…no,folgorata, ma che dico? ipnotizzata dal gilet ad uncinetto. Abbinato con qui colori, la camicia, il pantalone, che visto così ricorda tanto nonna Abelarda ma in realtà nell’insieme del total look ,ci sta! Ci sta eccome!

Io sono così impulsiva, è nella mia natura, appena mi cattura qualcosa, che sia una foto, un gesto, un colore, il profumo di qualche essenza è amore a prima vista

#loveatfirstsight!

Fatevi ispirare anche voi da questi editorial , outfit ,look…

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ANIMALIER TIPS

Febbraio 2014. Fashion week. Avvistata la Sig.ra Franca Sozzani con cappotto animalier. Autunno – Inverno 2014 : tendenza Animalier. Durante la sfilata di Prada mi ricordo di aver sentito una voce che diceva “Ah se lo indossa la Sozzani l’animalier , sicuramente sarà tendenza” … Francamente? Si lo è. E sapete che io lo odiavo l’animalier una volta? Quando ancora ero nel mio periodo adolescenziale (adolescenza-scemenza) , preoccupata con acne, capelli liscio perfetto e (in ultimo ma non meno importante sia chiaro!) studio perenne  (e non al hi-fi e all’aggiornamento del blog-stato twitter-facebook-gloogle+ che è  ancora materia più o meno oscura, instagram etc etc). Secondo il mio pensiero sapeva tanto di volgare quanto trash. I gusti canbiano? Si. Io ne sono la prova, ora tollero e devo dire che non mi dispiace questo animalier. Accostato al giusto outfit può diventare chic. Con l’accessorio trendy può diventare glamour.Bon ton con un look alla Audrey Hepburn come il suo cappellino realizzato da Givenchy sfoggiato nel film “Sciarada”  . Pop con colori e stampe pop. Provocatorio con un look sexy alla Betty Page sfoggiato negli anni 40. Lussurioso accostato a materiali di alta qualità. Versatile. Direi.

CURIOSITA’:

Mitzah Bricard, musa di Christian Dior, era un accanita sostenitrice delle stampe animalier, e questo influenzò profondamente la famosa casa di moda, che nel 1947, disegnò la collezione primavera-estate usando tessuti leopardati, zebrati o tigrati. Sembra addirittura che Dior sia stato il primo designer a usare il leopardo come stampa anzichè come pelliccia per gli abiti “Jungle” e “Afrique”.

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OUTFIT : ONE SIZE … NO PERFECT BODY!

Taglia unica, alias, “taglia va bene per tutti”.

La felicità della taglia unica … è unica! Lo stress da prestazione “THE PERFECT BODY” , dimenticatelo, è il design e il taglio che contano e non i numeri!

Alla faccia di Victoria’s Secret e i suoi slogan da utopia pura. Cioè, voglio dire , Marilyn Monroe sarebbe stata così bella e desiderata con 30 chili in meno…io ho i miei seri dubbi! Volevo scrivere due parole a favore di ogni donna del pianeta , perchè ogni donna è unica e ricordate che i difetti non sono difetti ma caratteristiche. Sapete cosa diceva la Sig.ra Diana Vreeland ai fotografi con cui collaborava? “Esalta i suoi difetti” , perchè Lei era attratta da bellezze imperfette…Ci vorrebbero più DONNE come Lei nel mondo di oggi.

La perfezione non esiste, capirla è il trionfo dell’intelligenza umana, desiderarla per possederla è la più pericolosa delle follie.
Alfred de Musset

OUTFIT

SHIRTAPORTER coat

VERSACE t-shirt

LIU JO pants

MARY NOR boots

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