ADPOCALYPSE …NOW: FAMOSI MA POVERI. COME CAMBIERÀ YOUTUBE?

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ph credit Dailyonline.it

Aspiranti YouTuber? Se pensate che sia finalmente giunto il momento di puntare sulla vostra creatività e presunta abilità da videomaker, ahimè siete fuori tempo massimo. Guadagnare con YouTube pare stia diventando sicuro come scommettere sull’Italia vincente ai prossimi mondiali di calcio. Non avete sentito parlare di AdPocalypse?

«Ha mai pensato seriamente a delle reali forme di libertà? La libertà dall’opinione degli altri…persino dalla propria opinione».

Non è un caso che abbia iniziato l’articolo con una citazione di “Apocalypse Now” in cui si parla di libertà. Il fenomeno su cui oggi voglio fare chiarezza prende il nome di AdPocalypse e sembra destinato a rivoluzionare YouTube.

‘Voglio fare lo YouTuber’ is the new ‘Mi apro un bar sulla spiaggia in Jamaica’, un sogno che spopola soprattutto tra gli adolescenti che desiderano bissare il successo ottenuto in questi anni da alcuni loro coetanei. Il mio primo appello va alle mamme: state tranquille, fate leggere questo post ai vostri figli e vedrete che piuttosto si rimetteranno a studiare matematica!

Il favoloso mondo dei video sta subendo una battuta d’arresto, almeno per quanto riguarda gli introiti dei creativi. Cosa sta accadendo?

Avete presente quando a scuola la maestra divideva i ‘buoni’ e i ‘cattivi’? Roba da Terzo Reich, ma abbastanza semplice per spiegare in cosa consiste l’AdPocalypse. Punto numero 1: il significato, Ad (Advertising) + Pocalypse (Apocalisse, ovviamente). Un simpatico gioco di parole per dire: Belli miei, cercatevi un lavoro perché con YouTube magari diventerete pure famosi, ma poveri.

Già da un po’ di tempo infatti, il famoso portale di proprietà di Google, ha iniziato a inserire delle forti restrizioni sulla visualizzazione di alcuni video giudicati ‘inappropriati’. Di conseguenza, diminuiscono gli utenti, le aziende non inseriscono i loro banner e i videomaker non guadagnano. Il criterio di selezione, in realtà è affidato a un algoritmo che, analizzando alcune parole chiave, temi e musiche giudica il video OK oppure…NON OK.

È il caso di dirlo, AdPocalypse Now!

Molti YouTuber hanno visto chiudere i loro canali o i loro incassi ridursi notevolmente. Il problema è evidente: il giudizio è affidato a una macchina e non a un cervello umano. Non che tutti i cervelli funzionino al meglio, ma sicuramente dovrebbero essere maggiormente capaci di capire cosa va bene e cosa no.

Siccome fatta la legge, trovato l’inganno, vi posso dire che se voleste caricare un video pieno di parolacce, volgarità e in generale contenuti degni di essere bloccati, ma allo stesso tempo inseriste nella catalogazione parole come amore, pace o amicizia…bhè, l’algoritmo lo classificherebbe come pienamente consentito.

Allo stesso modo, un video creato a scopo informativo dove magari si menzionano atti di terrorismo, verrebbe gettato nella squadra ‘rossa’.

Come si evolverà questa situazione? Difficile pensare a un collasso di YouTube, anche se probabilmente chi oggi sta protestando, prenderà in considerazione l’idea di migrare su altre piattaforme. Un’azione moralizzatrice dal destino incerto visto che per certi versi si può considerare un vero e proprio bavaglio alla libertà di espressione. Di alcuni personaggi non sentiremo certo la mancanza (molti YouTuber hanno addirittura scritto dei libri, delle biografie sulla loro vita tormentata…a 15 anni!), ma il rischio maggiore dell’AdPocalypse è forse il limite che si rischia di imporre a chi, attraverso i video, vuole comunicare qualcosa di forte ma in modo del tutto lecito e onesto.

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