CELEBRITÀ: MORIRE DI FAMA OVVERO L’OSSESSIVA RICERCA DELLA POPOLARITÀ

  • Italiano
  • English

Vanità, narcisismo, mania di protagonismo. Vizi? Forse. Debolezze? Probabile. In ogni caso il desiderio di apparire è intrinseco nell’essere umano. Anche le persone più timide con i loro silenzi, spesso ricercano l’attenzione del prossimo. Ma la brama di farsi notare può andare oltre trasformandosi nella spasmodica ricerca della celebrità.

In un’era in cui a ciascuno è data la possibilità di crearsi una propria vetrina rendendola luminosa e sgargiante come fosse eternamente Natale, trova spazio la profetica frase di Andy Warhol secondo il quale «in futuro tutti saranno famosi per 15 minuti». Il futuro del caro Andy per noi è già presente se non addirittura passato. E i minuti, ahimè, sono ben più del quarto d’ora sperato. Internet, i social network e ormai anche la TV diventano i mezzi attraverso i quali la celebrità, un’entità astratta ma potentissima, cerca le sue vittime.

Essere riconosciuti per strada, essere reputati dei VIP, essere delle star. Obiettivi di per sé vuoti ma riempiti dalla sete di denaro e di successo, un successo che molte volte non esiste o è talmente effimero da svanire in un puff. Un tempo si moriva di fame – realtà che per molte persone non è cambiata -, adesso si muore di fama. Cosa si è disposti a fare e a cosa si è pronti a rinunciare per assaporare il gusto della popolarità? Un sapore inizialmente dolce ma che spesso si può rivelare amaro. Una notorietà mal gestita porta facilmente alla rovina morale e materiale, parafrasando, dalle stelle alle stalle.

Accettare di vedere la propria dignità calpestata dai media è il giusto prezzo per potersi affibbiare l’appellativo di famoso?

Perdonatemi gli esempi trash, ma sono efficaci. Pensiamo a una Gemma di Uomini & Donne, una signora quasi settantenne che ha costruito un personaggio sulla base della pubblica umiliazione, delle lacrime e del ricevere offese quotidiane da pupazzi più o meno improbabili appartenenti al circo Defilippico.

Pensiamo anche a quei VIP dimenticati da tutti, finiti nell’abisso delle meteore insieme alle Lollipop, l’Uomo Gatto di Sarabanda e i Los Locos, i papà della Macarena. Quelli che non riescono a farsene una ragione e non hanno il coraggio di ammettere di non essere mai stati delle celebrità. Forse qualcuno ha avuto i suoi momenti di gloria, ma il tempo passa ed è crudele. E così ci si ritrova sull’isola dei famosi a litigare per un pugno di riso crudo, si tira fuori la natura più bestiale e primitiva, piccole stelline ormai spente messe a nudo, incapaci di brillare di luce propria e luccicanti soltanto sotto i riflettori.

Si muore di fama e ne muore anche la gente comune. Quella che per una comparsata nel pubblico di uno show televisivo è disposta a contendersi un posto vicino la telecamera, quella che apre il profilo Instagram aggiungendo la dicitura official (ma chi te la deve rubare l’identità?), quella che inventa le notizie false, quella affetta da mitomania. L’Olimpo delle celebrità è un luogo ambito da molti ma riservato a pochi. La celebrità bella, quella luminosa ed eterna è un’esclusiva. Poi c’è tutto il resto, la popolarità sottile che ti rende trasparente e che non lascia di te nemmeno il ricordo.

lifestyle blog Nayla Carvalho

fashion blog Nayla C

social followers

celebrità

ph Pinterest

You May Also Like

Rispondi